Pepé Le Pew, Peter Pan e Dumbo nel mirino per contenuti sessisti e discriminatori
Disney + ha preso provvedimenti riguardo a diversi film, tra cui Peter Pan, Dumbo e Gli Aristogatti, rendendoli non accessibili ai minori di 7 anni.
Disney + sta prendendo provvedimenti riguardo a diversi film, tra cui Peter Pan, Dumbo, Gli Aristogatti, rendendoli non accessibili dai profili creati per bambini minori di 7 anni, il motivo sono preoccupazioni riguardo a rappresentazioni negative e stereotipi inclusi in questi film.
Questi interventi piuttosto drastici sono figli di un momento di tumulto culturale che ha visto molti contenuti in precedenza ritenuti accettabili ora ritenuti pericolosi, diseducativi e potenzialmente nocivi per il messaggio che trasmettono rispetto a tematiche molto attuali come l’inclusività, la tolleranza, l’identità di genere e il ritratto caricaturale di culture altre. Tanto per avere un’idea del momento di cambiamento in cui stiamo navigando a vista, la Dr. Seuss Enterprises ha interrotto la pubblicazione di sei libri che contenevano immagini razziste e insensibili, il giocattolo Mr. Potato Head ha ricevuto un rebranding neutro dal punto di vista del genere e ora è noto solo come Potato Head, e il personaggio dei Looney Tunes, Pepé Le Pew, è stato tagliato da Space Jam 2 e rimosso da tutti i futuri progetti della Warner Bros. poiché preoccuperebbe un suo potenziale messaggio di normalizzazione della cosiddetta “Cultura dello stupro”.
La scena incriminata che ha spinto lo studio a tagliare la popolare puzzola dal sequel Space Jam: A New Legacy è una parodia del classico Casablanca del 1942 che presenta Pepé nel ruolo di un barista. La celebre puzzola dei cartoni inizia flirtando con una donna interpretata dall’attrice Greice Santo (Jane the Virgin), ma le avances di Pepé diventano presto minacciose, incluso il baciarla sul braccio senza consenso, avances indesiderate che portano la donna a schiaffeggiare Le Pew. Più tardi, Pepé ammette che Penelope Pussycat ha presentato un’ordinanza restrittiva contro di lui con LeBron James che lo rimprovera sul fatto di non toccare gli altri senza il loro consenso. La Santo ha espresso pubblicamente la sua delusione per la scena tagliata poiché credeva che avesse il potere di insegnare ai giovani spettatori che il comportamento di Pepé è inaccettabile.
Tornando a Disney +, alcuni titoli sono stati muniti di una dichiarazione di non responsabilità nella descrizione del film e un avviso non ignorabile riprodotto prima del film: “Questo programma include rappresentazioni negative e/o denigra popolazioni o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono ancora. Piuttosto che rimuovere questo contenuto vogliamo riconoscerne l’impatto dannoso, imparare da esso e stimolare il dibattito per creare insieme un futuro più inclusivo”.
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Ora Disney + ha deciso di rimuovere del tutto l’accesso ad alcuni film classici sui profili dei bambini, mentre i profili per adulti potranno comunque accedere ai titoli su Disney + preceduti da un avviso di contenuto. Nella sezione “Stories Matter” del sito ufficiale, Disney ha fornito una dettagliata spiegazione del motivo per cui ogni titolo è stato rimosso:
Gli Aristogatti – Il gatto è raffigurato come una caricatura razzista dei popoli dell’Asia orientale con tratti stereotipati esagerati come occhi a mandorla e denti da coniglio. Canta in un inglese poco accentato doppiato da un attore bianco e suona il piano con le bacchette. Questa rappresentazione rafforza lo stereotipo dello “straniero perpetuo”, mentre il film presenta anche testi che deridono la lingua e la cultura cinese come “Shanghai, Hong Kong, Egg Foo Young. Biscotto della fortuna sempre sbagliato”.
Dumbo – I corvi e il numero musicale rendono omaggio agli spettacoli di menestrelli razzisti, dove artisti bianchi con facce annerite e abiti laceri imitavano e ridicolizzavano gli africani schiavi nelle piantagioni meridionali. Il leader del gruppo in Dumbo è Jim Crow, che condivide il nome delle leggi che imponevano la segregazione razziale negli Stati Uniti meridionali. In “The Song of the Roustabouts”, lavoratori neri senza volto si affannano per testi offensivi come “Quando riceviamo la nostra paga, buttiamo via tutti i nostri soldi”.
Peter Pan – Il film ritrae i nativi in un modo stereotipato che non riflette né la diversità dei popoli nativi né le loro autentiche tradizioni culturali. Mostra che parlano in una lingua incomprensibile e si riferisce a loro ripetutamente come “pellirosse”, un termine offensivo. Peter e i ragazzi perduti si dedicano alla danza, indossando copricapi e altri tropi esagerati, una forma di presa in giro e appropriazione della cultura e delle immagini dei nativi.
Robinson nell’isola dei corsari – I pirati che si oppongono alla famiglia Robinson sono descritti come una minaccia straniera stereotipata. Molti appaiono con la “faccia gialla” o “faccia marrone” e sono vestiti in modo esagerato e impreciso con acconciature a nodo alto, code, abiti e trucco facciale esagerato e gioielli, rafforzando la loro barbarie e “alterità”. Parlano in una lingua indecifrabile, presentando una rappresentazione singolare e razzista dei popoli asiatici e mediorientali.
Segnaliamo che i titoli Disney in realtà non sono stati eliminati come accaduto con Pepé Le Pew , ma i film rimangono disponibili per i profili per adulti. L’intento della Disney è di preservare i bambini sotto i sette anni che potrebbero non essere in grado di leggere o comprendere appieno le dichiarazioni di non responsabilità riprodotte prima di ogni film.
Fonte: IGN